Testimonianza di Alberto

Ciao, sono Alberto Sono un giocatore compulsivo.

Ringrazio un gruppo di persone stupende che reputo amici. Grazie a loro ho capito il mio problema e ho rafforzato la voglia che ho di astenermi dal gioco. Ringrazio anche i miei familiari, in primis mia moglie che mi ha capito e soprattutto ha recepito l’entità del problema del gioco, all’occhio di molti un vizio, nella realtà che ho vissuto una malattia. La mia compulsività si è sviluppata circa 4 anni fa. Ho sempre giocato la classica schedina, 2 numeri al Lotto, la Tris, etc. … Però 4 anni fa cominciai a non avere più freno, giocavo a tutto, frequentavo sale ippiche, andavo spesso al Casino, mi fermavo nei bar che avevano video -poker. All’inizio ero affascinato, perché il gioco mi è sempre piaciuto, ma col passare del tempo i soldi che puntavo superavano di gran lunga il mio reddito mensile e ricorrevo a prestiti. Chiedevo soldi a tutti: banche, finanziarie, parenti, amici. La situazione mi è completamente sfuggita di mano, volevo smettere. Me lo ripromettevo ogni giorno, quando tornavo a casa sconfitto. Ma puntualmente il giorno dopo ricominciavo. Giorno dopo giorno le mie ansie e preoccupazioni aumentavano, avevo sempre più debiti, vedevo solo una via d’uscita: il colpo vincente. Così pensando la mia situazione degenerava sempre più e le puntate aumentavano, perché il pensiero era: “più è alta la posta scommessa, più è grossa la somma vincente”. Ma puntualmente perdevo. Per mantenere questo ritmo di vita ho ferito moltissime persone, ho calpestato tutti e tutto. Dicevo bugie inverosimili e recitavo in ogni momento in cui mi trovavo di fronte alle persone a me care. Ho perso, oltre al denaro, credibilità e dignità. Sono papà di un bambino stupendo. Nemmeno la sua nascita mi ha distolto dal gioco. Tutti i sabati scaricavo mio figlio ai miei genitori con la scusa che dovevo andare a lavorare. In realtà mi recavo in sala corse. Vedevo e sapevo che stavo sbagliando; soffrivo, ma non vedevo vie d’uscita. Troppi i debiti contratti. Il solo modo era vincere. Ma mentivo anche a me stesso, perché se avessi vinto una grossa cifra, l’avrei sicuramente rigiocata. Dopo tanta autodistruzione e sofferenza è arrivato il momento della rinascita. Il mio cuore e la mia mente hanno subito uno scossone d’amore, per me stesso e verso mia moglie e mio figlio. Un giorno sono stato messo alla porta, stavo perdendo le cose più care che mi erano rimaste. Da quel momento la sofferenza è stata atroce, pensavo di farla finita. Per fortuna, grazie a 3 miei amici che tramite Internet hanno trovato l’indirizzo di G.A. (Giocatori Anonimi), sono stato messo di fronte a una possibilità di recupero. Seguendo riunione dopo riunione e lavorando sul programma di recupero dei dodici passi. OGGI VIVO ! Vivo una realtà più felice. Certo i problemi sono ancora molti, i debiti da saldare sono tanti, ma pian pianino, lavorando anche più del dovuto, riuscirò ad adempiere ai miei impegni. La cosa positiva è nei rapporti sociali ,con mia moglie il rapporto si è riallacciato con mio figlio vivo dei momenti splendidi e soprattutto non voglio perderli. Di sicuro G.A. non ha la bacchetta magica, ma basta la voglia di smettere di giocare e lavorare sul programma dei passi e sicuramente le migliorie arrivano, almeno per me è stato così.